Voli, soggiorni, biglietti, voucher estesi a 24 mesi

Novità importanti anche per i consumatori nella legge di conversione del decreto sostegni, già approvata dal Senato e verso l’okay anche da parte della Camera. Riguardano in particolare i settori del turismo, degli spettacoli e altre attività legate al tempo libero e alla cultura come le palestre, i centri sportivi o le gite scolastiche. In materia di viaggi cancellati per effetto della pandemia, il Senato ha approvato l’estensione di sei mesi della durata dei voucher emessi per biglietti aerei, ferroviari, acquisto di soggiorni in alberghi e altre strutture, pacchetti turistici o viaggi di istruzione. La durata dei buoni di rimborso, già estesa dagli iniziali 12 mesi a 18, salirà quindi a due anni (24 mesi). Solo alla scadenza di questo termine scatta il diritto al rimborso in caso di mancato utilizzo. Il provvedimento, se da un lato concede più elasticità ai consumatori nel reimpiego di quanto già speso, mira evidentemente a sostenere le imprese del settore più colpito dalla pandemia, spostando in avanti la decorrenza degli eventuali rimborsi da corrispondere ai consumatori.

Si ricorda che il diritto al voucher (e al rimborso) è previsto solo quando la cancellazione del viaggio, del soggiorno o la mancata fruizione di un biglietto è legata a cause oggettive legate alle restrizioni imposte della pandemia, quindi divieti di spostamenti, obblighi di quarantene, cancellazioni di eventi, chiusure di palestre, piscine, centri sportivi, e non in presenza di cancellazioni dovute a scelte individuali dei consumatori, come ad esempio rinuncia a un viaggio o un soggiorno in assenza di restrizioni ai movimenti. Si aggiunga inoltre che abbiamo malauguratamente appurato che alcune compagnie aeree e tour operator, soprattutto durante la scorsa estate e non in vigenza di restrizioni, hanno arbitrariamente modificato o cancellato delle prenotazioni ed emesso dei voucher. Tale casistica, tuttavia, non rientra nella previsione normativa sopra richiamata bensì in predetti casi i consumatori hanno diritto all’integrale rimborso ed in taluni casi al risarcimento del danno.