Pasqua e Pasquetta 2021 in zona rossa
Durante la settimana di Pasqua, fino a prima della pandemia iniziata lo scorso anno, paesi e città in tutta Italia erano invasi da feste popolari, riti religiosi, sagre e tradizioni folcloristiche che ricordavano la Passione di Cristo.
Gli italiani si sa, amano mangiare in compagnia di parenti e amici, soprattutto durante le feste. Quest’anno, come lo scorso anno, purtroppo non sarà possibile organizzare gite e pic nic fuori porta, gustare grigliate alle sagre, mangiare a pranzi e cene con tanti invitati ma solo con un numero ristrettissimo di persone a noi care. Festeggeremo in tavola e in sordina, questi giorni dedicati alla Resurrezione di Cristo.
Pasqua è famosa per alcuni cibi rituali come, per esempio, le uova di cioccolato, la Colomba Pasquale e l’agnello e ognuno di questi racconta una precisa tradizione storica.
L’uovo, contenitore del mistero della vita, rappresenta la speranza e la vita nella Resurrezione.
La Colomba Pasquale, oggi delizioso dolce di pasta lievitata che chiude in genere il pranzo pasquale, racchiude in sé un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore: secondo la Bibbia fu una colomba, con rametto d’ulivo nel becco, a tornare da Noè dopo il Diluvio Universale per testimoniare la riconciliazione fra Dio e il suo popolo.
L’agnello, vittima sacrificale per eccellenza, simboleggia la purezza e la redenzione nella Resurrezione.
Ecco, quindi, qualche suggerimento prima di gustare i cibi sopracitati:
Le Uova di Pasqua sono i prodotti più attesi dai bambini, soprattutto per la “sorpresa”, ma l’invito ai genitori è quello di guardare anche alla qualità del cioccolato per valutare il prodotto da acquistare. I prodotti migliori sono quelli che hanno in cima alla lista degli ingredienti il cacao e il burro di cacao. Il consiglio, quindi, è di controllare la percentuale di cacao e l’eventuale presenza di altre sostanze grasse vegetali, diverse dal burro di cacao, che rientrano sotto la dicitura “contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao”. Se acquistate uova di “cioccolato al latte” controllate che ci sia almeno il 25% di cacao, il 14% di sostanza lattica e il 25% di materie grasse totali.
Tra i dolci protagonisti della Pasqua c’è anche la Colomba, un prodotto che l’Italia ha voluto tutelare con una norma ad hoc (Decreto interministeriale del 22 luglio 2005) che ne definisce gli ingredienti obbligatori. Controllate quindi che in lista siano presenti farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; burro, in quantità non inferiore al 16%; scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 15%; lievito naturale da pasta acida; sale. La glassatura superiore deve avere una decorazione composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle. Se cercate una Colomba doc evitate i prodotti denominati “Dolci Pasquali”. Questi potrebbero fisicamente assomigliare a una Colomba ma avere una lista degli ingredienti ben diversa!
La carne di agnello è spesso presente sulle tavole di Pasqua. È importante leggere l’etichetta per verificare l’origine della carne, obbligatoria in etichetta dal 1° aprile 2015. Se acquistiamo carne di agnello con la dicitura “Origine: Italia” significa che l’animale è nato, allevato e macellato in Italia. In caso contrario si indica la dizione “Allevato in…” con l’indicazione del Paese dove si considera sia avvenuto gran parte dell’allevamento.
Anche a Pasqua è buona regola cercare di risparmiare: Federconsumatori consiglia di approfittare della vendita diretta, a chilometro 0 e delle promozioni che vengono proposte presso gli esercizi commerciali, prestando però sempre attenzione alle etichette, alle date di scadenza ed alla qualità dei prodotti, diffidando sempre dai prodotti contraffatti.
Emeri Pecile