Comunicato Stampa 10 Giugno 2020
Musica: lo stesso Paul McCartney giudica scandalosa la politica dei voucher. Urgente un intervento del Governo per garantire il diritto al rimborso ai cittadini coinvolti.
Nelle scorse settimane abbiamo avviato una raccolta di pre-adesioni alle iniziative di carattere legale che Federconsumatori intraprenderà per permettere ai cittadini di ottenere il rimborso per il concerto di Paul McCartney.
Chi aveva acquistato i biglietti del concerto, successivamente annullato, si è visto proporre infatti un voucher spendibile entro l’anno, per un altro concerto o evento. Una soluzione che non tiene minimamente conto dei gusti, delle esigenze e delle motivazioni personali che hanno spingono gli utenti a scegliere di seguire un artista piuttosto che un altro.
Una pratica inaccettabile, che viola la libertà di scelta dei cittadini, nonché si trova in totale contrasto con l’invito rivolto al nostro Paese dalla UE in merito alla politica dei voucher già contestata in ambito turistico. Lo stesso Paul McCartney è intervenuto sulla vicenda invitando gli organizzatori e la società che ha emesso i biglietti ad erogare i rimborsi in luogo dei voucher.
“È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto”. – afferma Paul McCartney sulla sua pagina Facebook.
Per questo invitiamo il Ministro Franceschini, da noi più volte sollecitato sulla vicenda, a intervenire al più presto, per evitare agli utenti di dover incorrere in cause e ricorsi per rientrare in possesso delle somme spese per i ticket.
Sembra assurdo che un artista si mostri più sensibile nei confronti dei diritti dei cittadini rispetto a un Ministro.
I cittadini interessati, se non lo avessero ancora fatto, possono in ogni caso rivolgersi alla Federconsumatori compilando il modulo di pre-adesione presente sul sito www.federconsumatori.it, per aderire alle azioni, anche di carattere legale, che la Federconsumatori, pur auspicando una soluzione da parte del Ministro, avvierà a tutela degli utenti coinvolti in caso di mancato intervento del Governo.