Ricordiamo a tutti i risparmiatori che abbiano presentato la richiesta di accesso al Fondo Indennizzo Risparmiatori entro il 18 giugno 2020 che è necessario consultare periodicamente, almeno ogni due settimane, la posta in arrivo sulla mail indicata in sede di spedizione della domanda.
Infatti ogni comunicazione relativa alla stessa, in particolare richieste di precisazione sui dati inseriti o di integrazione documentale, verranno effettuate a tale indirizzo ed all’interno del portale Consap accessibile con le credenziali individuali.
Eventuali richieste di precisazioni o di integrazione documentale che non abbiano trovato riscontro entro 60 giorni dalla richiesta possono comportare il rigetto della domanda
Federconsumatori ha purtroppo dovuto registrare che per un numero non esiguo di posizioni le banche tenute a fornire la documentazione, in particolare Banca Intesa, non hanno provveduto a fornirla oppure l’hanno fornita dopo la scadenza del 18 giugno pregiudicando pertanto il diritto a presentare tempestivamente una documentazione completa:
A fronte di tale inadempimento la nostra struttura nazionale ha vigorosamente sollecitato, a partire dalla metà di maggio, un’ulteriore proroga dei termini e, comunque, un’incondizionata possibilità di presentare le domande di accesso al F.I.R. per tutti i risparmiatori che abbiano richiesto e non abbiano ottenuto la consegna della documentazione.
A fronte di questa richiesta dobbiamo registrare atteggiamenti ingiustificabili sia da parte del governo, che non ha finora adottato la proroga richiesta, che da parte della Commissione tecnica che intende limitare il diritto ad integrare la documentazione mancante a quanti abbiano svolto in precedenza adempimenti non richiesti.
La circostanza che le domande finora presentate riguardino meno della metà degli aventi diritto testimonia ulteriormente la volontà di limitare arbitrariamente l’accesso ai rimborsi anche attraverso ostacoli di ordine burocratico.