Dopo frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici e schermi, da mercoledì 1° settembre la nuova etichetta per l’efficienza energetica apparirà anche sulle lampadine e su tutte le sorgenti luminose vendute in Europa.
Le norme esistenti ai sensi del regolamento Ue n. 874/2012 saranno abrogate e sostituite da nuovi requisiti di etichettatura energetica ai sensi del regolamento sull’etichettatura energetica (UE) 2019/2015.
Nella nuova etichetta energetica si torna alla classificazione da A (molto efficiente) a G (poco Efficiente) eliminando i plus “+” per una più immediata lettura: a titolo esemplificativo quella che sino ad oggi era identificato con “A+++” corrisponderà alla “A”, come ciò che era identificato con la “B” diventerà “E”.
Al contrario delle precedenti le nuove etichette forniranno informazioni sul consumo energetico, espresso in kWh per 1000 ore consultabili attraverso un codice QR collegato al database europeo EPREL (registro europeo delle etichette energetiche): basterà, infatti, inquadrarlo con il proprio smartphone per accedere alla pagina web per conoscere ogni aspetto e verificare i dati riportati nell’etichetta, compresi quelli sui consumi energetici e le caratteristiche tecniche.
Le sorgenti luminose interessate includono:
- lampadine
- LED e moduli LED
- apparecchi per i quali la sorgente luminosa non può essere rimossa
Nei prossimi anni, inoltre, l’Unione Europea, rivedrà anche tutta una serie di altri gruppi di prodotti come per esempio asciugabiancheria, condizionatori d’aria, apparecchi di cottura, armadi scaldabagni e scaldabagni e caldaie, valutando se applicare anche predetto strumento anche ai pannelli fotovoltaici che sino ad ora non vengono categorizzati per efficienza di produzione.