Tecnicamente si chiama “Sim swapping”. È un attacco hacker che consente ai malintenzionati di penetrare nel telefono cellulare della vittima e sottrarre dati personali preziosi. Uno su tutti, il codice per l’home banking, che arriva sullo smartphone di molti italiani e consente di accedere al proprio conto corrente. Facile intuire cosa può accadere se ciò arriva in mani sbagliate.
Di recente, è salito alla ribalta il caso della violazione dei sistemi di Facebook, che ha fatto finire i dati di 35.6 milioni di italiani online. Migliaia anche gli utenti del popolare social media in Friuli Venezia Giulia che sono, dunque, a rischio, visto che i dati personali possono adesso essere consultati da malintenzionati pronti a farne un uso tutt’altro che lecito.
Sul caso si sta muovendo anche Federconsumatori Fvg. L’associazione riceve almeno 5 denunce per phishing (la truffa telematica che utilizza i loghi di banche o società per richiedere i dati personali via mail) al mese. Di recente, ha anche seguito il caso di un uomo residente nella provincia di Udine che si è visto sottrarre 14.000 euro dal conto corrente. Come tutelarsi contro queste frodi? “Il primo consiglio è quello di aggiornare spesso le password, almeno ogni 6 mesi, utilizzando formule non “banali” – spiega Erica Cuccu, presidente di Federconsumatori Udine -. Nel momento in cui si capisce che qualcosa non va, per esempio perché il nostro telefono è senza rete oppure appare la scritta “no sim”, bisogna bloccare al più presto tutte le carte di credito e il bancomat. Ormai sono operazioni che si possono fare anche temporaneamente”. Federconsumatori, nel frattempo, con il sostegno della Regione Fvg sta promuovendo dei corsi “sulle funzionalità telematiche, come per esempio l’home banking. Gli strumenti informatici – conclude Cuccu – sono un grande supporto, ma attenzione alle potenziali insidie. È necessario essere preparati”.
In attesa che Facebook acconsenta alla richiesta del Garante della privacy di mettere a disposizione un servizio ai consumatori per capire se il proprio cellulare o la mail siano stati violati, è opportuno tutelarsi secondo le regole come quelle suggerite da Federconsumatori.