Crack BPV, il Tribunale di Vicenza condanna Zonin, Giustini, Piazzetta e Marin
Comunicato Stampa Federconsumatori FVG
La condanna in primo grado emessa dal Tribunale di Vicenza nei confronti di quasi tutto il gruppo dirigente della ex Banca Popolare di Vicenza costituisce un primo riconoscimento dei reati di aggiotaggio, falso in bilancio ed ostacolo alla vigilanza che comporta, nell’immediato, l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e la confisca dei beni finora sequestrati. Occorre peraltro precisare che Il riconoscimento delle ragioni dei truffati risulta doveroso ma ancora insufficiente a dare adeguato risarcimento per i danni e le sofferenze inferte ad una parte consistente della popolazione del triveneto da una condotta criminale protratta nel tempo ed attuata con perseveranza
Contro la sentenza di primo grado sono infatti prevedibili i ricorsi degli imputati e le attività volte a dilazionare i tempi delle ulteriori istanze di giudizio al fine di arrivare ad una prescrizione dei reati. Al momento, quindi, non è neppure possibile ipotizzare la certezza delle conseguenze derivanti dalle attività criminose.
A ciò si aggiunge il fatto che una parte consistente delle responsabilità – l’assenza di un’efficiente attività di controllo che ha consentito la continuazione nel tempo delle attività criminali – è rimasta fuori da questo processo.
Inoltre la circostanza che i pur parziali risultati conseguiti sul piano del risarcimento con l’istituzione del Fondo Indennizzo Risparmiatori siano ulteriormente ostacolati dalla lentezza e dall’inerzia della Commissione Tecnica della Consap – che opera con evidente ottusità burocratica – costituisce un ulteriore colpo alle giuste attese dei risparmiatori.
Federconsumatori FVG